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Immagine del redattoreFederica Furchì

FURCHÍ WINE

Aggiornamento: 25 mar 2020

Tropea è una piccola ma grande realtà della Calabria. Le sue coste affascinano i turisti e gli stessi abitanti 365 giorni l’anno. L’intento di Furchì Wine è assecondare questa realtà, fare di una vacanza a Tropea più che una semplice giornata al mare, ma un’esperienza irripetibile e unica, offrendo poco ma con tanta qualità; l’azienda è piccola ma ambiziosa e tenace. Per Furchì Wine è importante che la sua clientela si senta coinvolta perciò ha pensato a dare vita ad un blog, che oggi viene inaugurato con un’intervista.


Ecco l’intervista al proprietario di Furchì Wine:


M: Furchí Wine nasce dalla passione che mi ha trasmesso mio padre. Ho voluto mettere in campo questa passione, non pensandola più come un semplice hobby ma facendone una vera e propria professione.


A quale target di persone è indirizzato il tuo servizio?


M: Naturalmente, la produzione e tutti i servizi che offre Furchi Wine sono servizi di nicchia rivolti soprattutto ai turisti e agli appassionati di vino che visiteranno Tropea; ci proponiamo di proporre piccole quantità sia per le camere, con pochi posti letto, sia per la cantina con un numero limitato di bottiglie, sia per i tour in vigna, con visite fatte a gruppi di poche persone alla volta, per rendere più partecipe il cliente donandogli più attenzioni possibili.


Secondo te, quali sono gli aspetti del soggiorno più importanti per le nuove generazioni che viaggiano?


M: Secondo me, il giovane, pensando alla vacanza, pensa principalmente a divertirsi. Naturalmente, il divertimento non deve essere soltanto la giornata al mare e la serata in discoteca, ed è qui che entra in gioco il turismo esperienziale, che consiste nel vivere a pieno il territorio vivendo momenti che ricalcano la vita degli abitanti stessi. Tutto ciò ha due aspetti fondamentali in quanto: si tratterà sia di una cosa divertente, ma anche culturale in quanto il turista conoscerà una cultura nuova. La vacanza deve essere soprattutto questo, scoprire e conoscere il posto in cui vai in vacanza.


Qual è la tua filosofia ?


M: La mia filosofia è che bisogna fare tutto con amore, dal piccolo lavoretto in vigna all’interazione con il cliente. Bisogna trasmettere la propria passione. Fare le cose con piacere rende migliore il risultato del lavoro. Certo, bisogna considerare sempre gli imprevisti, ma le cose fatte con passione escono sempre meglio


Cosa ti piace di più del tuo lavoro?


M: Mi piacciono quei momenti in cui sono solo a faticare, che a fine giornata mi danno tanto soddisfazione. Inoltre, mi appaga vedere i miei ospiti soddisfatti perché vuol dire che il lavoro è stato fatto bene.


Come definisci il tuo rapporto con Tropea?


M: Tropea è una culla della cultura e per forza di cose bisogna andarci d’accordo perché qualunque cosa fai, pensi, Tropea te la fa fare. Inoltre, è metaforicamente simile alla prima domanda, una cosa piccola ma di qualità. Tropea è un gioiellino. A volte viene proprio difficile spiegarlo, e così grande ma piccola insieme, che a volte diviene un controsenso per chi ci abita. Mi sono sentito dire: tu puoi pensare più in grande, chi te la fa fare? Ho vissuto una vita a Tropea e la conosco meglio di qualunque altro posto. Dunque, mi viene più facile pensare ad un futuro qua, so come muovermi. Parlare di Tropea è come parlare di una miriade di cose tutte insieme e io mi ci rispecchio molto perché nel mio piccolo, come Tropea, ho tante idee e mentre, in un altro posto che non sentirei mio, non riuscirei a svilupparle tutte, Tropea mi aiuta a conciliarle.


Perché consiglieresti Tropea come meta di vacanza?


M: Consiglio Tropea come meta di vacanza, perché ribadendo il concetto, non è solo mare. Partiamo dal presupposto che il turista viene qui soprattutto perché abbiamo il mare e le spiagge più belle; e non lo dico perché sono di parte, ma perché è un dato di fatto. Consiglierei una vacanza qui perché si scoprono tante cose , non solo Tropea, ma l’intera Costa degli Dei che va da Pizzo a Capo Vaticano. Trovi il mare, la cipolla, i pescatori, le grotte rupestri di Zungri, spiagge stupende, il castello di Murat, il tartufo. Tropea è solo un punto di inizio, la vacanza a Tropea è una scoperta continua, ed il nostro obiettivo è fare in modo che al check out il turista ripensando al suo soggiorno si renda conto che gli è effettivamente rimasto qualcosa e vuole raccontarlo al di fuori di qua


Il tuo progetto è nato da poco, come ti senti a riguardo? Che obiettivi hai per il futuro?


M: Questo sarà un anno di transizione in cui vedremo come si evolve la situazione e capiremo come funzionano molte cose. Ho in mente tanti progetti, alcuni già partiti altri che partiranno nei prossimi anni. Spero che nel giro di pochi anni, e già sto avendo riscontri positivi, Furchì Wine diventi una realtà ben definita. Noi ci rivolgeremo sempre ad una clientela che ha curiosità, principalmente di conoscere il vino e la cultura della zona. Vorrei che nel giro di poco tempo si parli del mio progetto come un realtà ben affermata e che le persone che ancora non ci conoscono pensino: “Chissà se questa azienda di cui tutti parlano è davvero così interessante”.

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